Ciao mi presento, io sono quella che come te con i capelli ha un rapporto conflittuale. Non so asciugarli e quindi sono perennemente crespi e gonfi e sono un habitué dello shatush, da anni, che ripete ogni volta di voler cambiare colore, senza poi mai farlo veramente.
Quante volte vi è capitato? Io ogni 3 mesi ricomincio con la stessa tarantella, devo farmi i capelli, il biondo non va più, i capelli sono troppo rovinati, schiarisco o scurisco, e poi cedo ogni volta e via di decolorazione. Ed anche questa volta annoiata da quell’effetto un po’ degradè e di quel pigmento rosso, che usciva ogni volta che veniva schiarito, ho preso coraggio ed ho detto basta: vado a farmi mora.
Peccato che quando finalmente mi sono decisa ero incinta di 5 mesi… e così mi sono sorti un infinità di dubbi! Si possono tingere i capelli in gravidanza? Che tinta usare? La tinta può far male al mio bambino? Perché anche se le risposte sono chiarissime quando sei incinta non sei più e mai sicura di nulla.
Quindi che fare? Senza perdermi in blog, forum e articoli vari sono andata diretta da una persona fidata e con la pazienza giusta per rispondere alle mie domande: Federico Faragalli.
Federico è riuscito a sopportare tutte le mie domande senza batter ciglio e mi ha aperto il mondo delle colorazioni ad acqua e di tutte le gradazioni di henné. Ha trovato la tonalità adatta per un mood naturale iniziando da una colorazione ad acqua per la base, non invasiva e perfetta sia in gravidanza sia per chi ha la cute sensibile, e la gradazione di henné giusta per coprire la mia decolorazione.
Il risultato? Una colorazione dall’effetto naturale e con sfumature più calde sulle punte, una luminosità e lucidità che non ricordavo esistesse!
I contro:
Entrambe consentono di pigmentare i capelli per un tempo breve, ma in questo periodo mi fa bene prendermi cura di me stessa e dedicare del tempo a me.
Devo indossare sempre il correttore per le occhiaie, ma, questo, è bene per tutti!
Federico Faragalli
