Prendete 4 Ragazze due italiane e due Libanesi che vivono in citta’ e paesi diversi e riunitile a Beirut per un matrimonio.
Quattro aeroporti di partenza diversi: Londra, Roma, Milano e Dubai, 3 valigie su 4 arrivate a destinazione, ma mai il timore di restare senza vestiti.
Beirut e’ una citta’ affascinante dove si alternano i luoghi di culto, ad esilaranti roof top, beach club esclusivi, scogliere ed eleganti chalet ma dove ancora ci sono i segni degli attentati e numerosi check point militari.
Ma e’ risaputo che Beirut e’ una delle citta’ piu vive del mondo e noi l’abbiamo vissuta cosi. Con quella spensieratezza e gioia che ci aveva portato li per rincontrarci e per celebrare un matrimonio.
DAY 1
1.La nostra prima tappa e’ stata Faraya tipica localita’ sciistica invernale ma anche meta estiva per fuggire dall’afa della citta’. E da quelle montagne, da una piscina a strapiombo sugli abeti e con vista sul mediterraneo abbiamo iniziato il nostro viaggio. Montagnou
Dopo aver trascorso una giornata decisamente invidiabile abbiamo raggiunto a cena le altre ragazze a La Creperie, ristorante che unisce la cultura francese a quella mediterranea, con una vista sulle migliaia di lucine della baia di Beirut.
Di li a poco avremmo iniziato a vivere la Dolce vita di Beirut iniziando dal TrainStation, ex stazione ferroviaria trasformata in locale di tendenza conservando pero’ i suoi elementi piu caratteristici come i vagoni a vapore e poi finire la serata in un locale sotto il livello della strada con una grossa apertura al centro. B018 .
DAY 2
2.Il secondo giorno dopo una ricca colazione tipica libanese ci siamo dirette verso sud per provare uno dei Beach Club piu in voga del momento. Iris Beach Club.
La musica non ha mai smesso di suonare e tra lanterne e maschere cinesi che facevano parte della scenografia abbiamo deciso di continuare a sentire musica per tutto il giorno e cosi siamo andate al Music Hall.
Immaginate un teatro all’aperto con enorme e luminoso sipario di velluto rosso, tavoli per la cena banconi di cristallo e musica dal vivo internazionale.
E noi abbiamo cantato in tutte le lingue che conoscevamo.
DAY 3
3. E poi arriva il giorno del matrimonio che inizia con una serie di capelli cotonati, ciglia finte che non avevo mai visto in vita mia, correndo poi verso la chiesa con uno strano luccichino negli occhi.
Era la prima volta che assistevamo ad un matrimonio ortodosso e la celebrazione con i suoi canti e l’incoronazione finale e’ stata davvero emozionante.
Ma la sorpresa piu grande e’ stata quando ci siamo ritrovate al ricevimento dove era stata riprodotta intermante l’antica Grecia con tanto di Cavallo di Troia gigante.
La festa, perche’ cosi dovrebbero essere chiamati tutti i matrimoni, ci ha fatto ballare, sorridere,emozionare fino a tarda notte, fino all’ultimo fuoco d’artificio nel cielo.
DAY 4
4. Il nostro quarto giorno e’ iniziato direttamente dal pranzo nel ristorante perfetto per assaporare i sapori della tradizione libanese ed un luogo da non perdere anche per il suo arredamento e le sue grandi vetrate colorate. Em Sherif
Abbiamo poi passeggiato per il centro della citta’, visitato la moschea di Mohammed Al-Amin, simbolo della citta’ e visto il tramonto da Iris, considerato uno dei roof top piu cool di Beirut.
DAY 5
5. il quinto giorno ci siamo dirette verso nord e abbiamo trascorso la giornata nel nuovo beach club Orchid per poi spostarci verso Biblos per ammirare il tramonto.
Biblos e’ un’antica citta’ fenicia famosa per i suoi fossili e la sua storia millenaria.
Abbiamo cenato al porto nel ristorante Mhanna Sur Mer circondate dai templi e dall’anfiteatro affacciato sul mare. Uno spettacolo meraviglioso.
Tornando verso la citta’ ci siamo imbattute in Yvan Rodic famoso fotografo e traveller con cui avremmo trascorso le successive serate.
DAY 6
6. Purtroppo e’ arrivata la nostra ultima giornata che e’ stata dedicata principalmente al food shooping per riportare in Italia quei sapori che ci avevano colpito di piu. Abbiamo poi passeggiato per Mar Mikhael district famoso anche per le sue meravigliose scale colorate Dhizahyners e pranzato in un bistro’ di ispirazione francese. Prune French Bistro
Non potevamo partire senza visitare almeno un designer libanese! Cosi siamo state invitate da Rani Zakhem a perderci nel suo meraviglioso atelier. Abbiamo rivisto i capi che avevano sfilato in occasione di Altaroma e la collezione sposa che ci ha fatto davvero sognare.
Non potevamo partire senza un’ultima serata insieme! Cosi siamo state in un suggestivo locale chiamato “Myu on the roof” dove abbiamo salutato gli amici nuovi e vecchi che abbiamo incontrato in questi giorni.
Nessuna di noi era pronta per partire, ma l’estate era appena iniziata, questa era l’unica cosa che ci consolava.
Scritto per #PINKTROTTER
Available in English on Pinktrotters